sabato 8 dicembre 2012

Evento imprendibile


Amo questa immagine, scattata alla facciata della chiesa Matrice del mio paese una trentina di anni fa. Non conosco bene l’iconografia cristiana; mi ha sempre intrigato la suggestione che trasmette ogni volta che la guardo. E’ l’immagine che ho eletto a simbolo della lunga ricerca che mi ha portato a comprendere, di suggestione in suggestione, quello che c’è dietro le diverse forme della composizione.
Siamo parte di un sistema geometrico, e il sole, che lo governa, con un raggio più lungo degli altri, ne è la metafora più efficace. E’ il sole che ci ha rivelato per primo i numeri dell’universo, il suo ritmo, ed è sempre lui, attraverso quel raggio, che ha disegnato a terra le prime misure.
Attraverso la decodifica dei ritmi della natura, nostro unico Dio, l’uomo ha due possibilità compositive: una coerente con tutto questo, l’altra totalmente arbitraria. La prima cristallizza il risultato della composizione, la seconda lo rende fluida, caotica. La cristallizzazione è la morte, l’unione col caos genera la vita.
Le due possibilità sono, in realtà, una.
La differenza tra la vita e la morte è una questione di numeri.
Adoro la filosofia della composizione; ha reso eternamente vivo il lavoro, elevandolo al rango di arte. Ne farei materia d’insegnamento, esattamente come fecero alla scuola pitagorica, per trasformare l’esoterico in essoterico, ma così essoterico da fargli scalare hit parade e vincere telegatti. “Signore e signori ecco a voi, da tredici anni, cinque mesi e tre settimane al primo posto in tutte le classifiche italiane….il sistema geometrico del…PARTENONE! Franco Battiato ci ha provato a mettere al centro delle sue composizioni le geometrie euclidee, ma è una voce nel deserto. Dovrebbero sostenerlo a gran voce Eros Ramazzotti (mi scusino i proprietari di gran voce), leader incontrastato del paradosso inconsapevole collettivo, Claudio Baglioni e Andrea Bocelli, rispettivamente secondo e terzo.
…e non sperate di trarre refrigerio e giovamento dalla presenza delle “guest star”, Teresa Tassiello e Armando Merenda: le loro performance sono state totalmente coptate da brani e testi assolutamente coerenti al tema della serata. O di cercare una risposta ai vostri interrogativi dai miei ospiti e amici Teresa Laera e Biagio Putignano. Sareste dei pazzi.
Gaetano Ficarella