domenica 25 dicembre 2011

L'anima innamorata





















La nostra epoca è una gigantesca bolla di solitudini, un aggregato di vite stanche, trascinate al loro epilogo. 
Nella consunzione della vecchiaia, l'uomo solo avverte che il proprio ciclo spirituale è concluso. In fondo,  la vita offre a ognuno tutto quello che deve  offrire. 
Spesso, come le cronache dimostrano, con la consunzione della vecchiaia si riacutizza il male morale, l'istinto demoniaco dell'animale umano alla deriva torna a prevalere. 
Ci si chiede allora perché Dio, nel suo imperscrutabile disegno, abbia lasciato in vita Lucifero. 
Ma la vita, pur nella stanchezza e perfino nella follia della sua estrema stagione, non è un cieco carcere, finché esisterà
l'infinito. Perché l'infinito è la faccia di Dio, di Colui che non condanna le nostre povere passioni, di colui che anzi redime queste stesse passioni.
L'infinito è solitudine divina, è colloquio con l'Eterno, è riflesso di Colui che in fondo ogni cuore brama.



Alda Merini

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